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Archive for gennaio 2009

Quali certificazioni mi deve rilasciare l’installatore ?

24/01/2009 26 commenti

Se l’installatore ha operato sull’impianto elettrico, per esempio per collegare l’alimentazione elettrica primaria dell’impianto di allarme, dovete richiedere la conformità ai sensi della 37/08 (più nota come 46/90 – è la stessa certificazione, ha solo cambiato nome perché la legge è stata aggiornata).

Per quanto riguarda i componenti del sistema d’allarme dovete verificare che i prodotti abbiano la marcatura CE (obbligatoria per Legge) e che siano quindi in sicurezza per la parte elettrica. Inoltre, sui prodotti via radio e sui combinatori telefonici la marcatura CE attesta anche la conformità alla Direttiva Europea R&TTE che regolamenta le frequenze radio e le potenze di trasmissione da utilizzare ed i parametri necessari per collegarsi alla rete telefonica pubblica (PSTN) o cellulare (GSM).
Per quanto riguarda le prestazioni dei prodotti, la certificazione è volontaria e si riferisce alla norma CEI 79-x (79-2 per prodotti filari, 79-3 per gli impianti, 79-16 per i sistemi senza filo) oppure alla nuova norma europea EN50131. Il marchio IMQ attesta la conformità alla norma CEI 79-x.
Non sottovalutate il discorso delle certificazioni se pensate di fare (subito o in futuro) un’assicurazione contro il furto perchè saranno sicuramente i primi (e forse unici) documenti che Vi chiederanno.

Ritardo d’ingresso, ritardo d’uscita

impianto di allarme con ingresso ritardato

impianto di allarme con ingresso ritardato

I dispositivi di comando – tastiera o chiave elettronica – che servono ad attivare l’impianto antifurto possono essere collocati all’interno (tipicamente, nell’ingresso, vicino alla porta) od all’esterno dell’area protetta. Se installati all’interno, ci saranno dei sensori che proteggeranno l’area dove sono collocati e/o (almeno) un contatto che segnalerà l’apertura della porta d’ingresso. Nel nostro esempio, rappresentato in figura, supponiamo di avere una tastiera (K1) installata vicino alla porta, all’interno dell’appartamento. Per digitare il codice e disattivare l’impianto antifurto dovremo aprire la porta ed avvicinarci alla tastiera, facendo quindi andare in allarme il contatto 1 ed i sensori infrarosso volumetrici A e B che sono installati a protezione dell’ingresso. Per evitare di avere un allarme ogni volta che entriamo in casa (utile per verificare che l’impianto funzioni, ma poco consigliabile per i Vostri vicini) utilizziamo una funzione della centrale chiamata ritardo: con questa funzione, i contatti ed i sensori che sono a protezione dell’ingresso sono programmati per generare prima un pre-allarme e poi un allarme. Il pre-allarme ha la durata di qualche decina di secondi – sufficienti per disattivare l’impianto e poi – se l’impianto non viene disattivato, allo scadere del tempo impostato – si trasforma in  allarme. Durante il pre-allarme le perifieriche di uscita (la sirena esterna e/o il combinatore telefonico) non vengono attivate, ma in alcuni casi si utilizza un cicalino o una sirena interna con suono debole intermittente per segnalare che è comunque in corso una situazione di pre-allarme e che bisogna disattivare l’impianto al più presto. Ovviamente la stessa programmazione è utile anche quando si deve attivare l’impianto per uscire: il ritardo in questo caso agirà al contrario, aspettando il tempo impostato prima di attivare effettivamente l’impianto e permettendo di uscire senza generare un indesiderato allarme.

Ho un negozio: posso usare l’antifurto come anti-rapina ?

01/01/2009 1 commento

Sì.
L’impianto deve essere dotato di combinatore telefonico (di qualunque tipo) ed essere opportunamente programmato con i numeri da chiamare in caso di rapina – che non sono gli stessi che in genere si chiamano in caso di furto. Ricordiamo che il collegamento con le Forze dell’Ordine deve essere preventivamente autorizzato. Alternativamente, alcuni servizi di Vigilanza privata offrono un collegamento con ponte radio, ma la sostanza non cambia. Per quanto riguarda la centrale d’allarme, quasi tutte ormai sono dotate di funzione anti-rapina (una programmazione che permette l’invio del cosiddetto allarme silenzioso, ovvero la sola chiamata telefonica senza altre segnalazioni), mentre per il dispositivo da utilizzare per l’allarme (pulsante sotto banco, tappeto pedale, etc.) la scelta è vasta e dipende da quello che ritenete per Voi più pratico.

Cosa devo chiedere nel preventivo ?

01/01/2009 2 commenti

Quando richiedete un preventivo ad un installatore fate un elenco breve ma completo delle funzioni che volete: ci penserà lui a trovare la soluzione tecnica migliore ed il materiale adatto. Ad esempio, indicate quali stanze ed ingressi devono essere assolutamente protetti anche quando siete in casa (parzializzazione giorno/notte); se avete la predisposizione per il filare, o se preferite il via radio; che tipo di attivatore desiderate (chiave elettronica, tastiera o radiocomando) e quante persone devono poter attivare/disattivare l’impianto (personale delle pulizie?); come volete essere avvisati in caso di allarme (sirena esterna, combinatore telefonico, chiamata alla vigilanza). E ricordateVi di dire se avete degli animali domestici !
Sottoponete la Vostra lista dei desideri a due o tre installatori e verificate il costo e le condizioni della manutenzione: il resto è routine.
Inoltre un buon preventivo è sempre dettagliato in tutte le sue voci e deve permetterVi di capire esattamente quali funzioni sono incluse ed a quale costo. In pratica, deve metterVi in condizione di poter scegliere se rinunciare a qualcosa (se il costo supera il Vostro budget), oppure di fare uno sforzo economico (alla luce di una prestazione che ritenete importante per la sicurezza della Vostra famiglia e della Vostra casa). Per esempio, supponiamo che abbiate richiesto un meraviglioso combinatore telefonico GSM, che Vi consentirà di ricevere messaggi vocali, SMS (MMS, foto, video e quant’altro) e con cui potrete interrogare l’impianto ed inviare comandi dal Vostro cellulare; ma, al momento della consegna dei preventivi, scoprite di essere andati fuori budget e quindi decidete di rinunciare al combinatore. Certo, avete risparmiato e siete rientrati nel budget, ma avete anche rinunciato ad una funzione importante quale l’essere avvisati di una situazione di allarme. Soluzione? FateVi preventivare subito anche il costo del combinatore solo vocale o PSTN  – avrete qualche funzione in meno senza i gadget tecnologici, ma non avrete fatto compromessi a livello di sicurezza e prestazioni del Vostro impianto antifurto. E sceglierete tranquillamente in funzione del budget di spesa. 😉